Descrizione
Con una nota sentenza del 1978 la Corte costituzionale prendeva atto che il divieto di brevettazione dei farmaci, fino a quel momento vigente, sacrificava discriminatoriamente i diritti di esclusiva inerenti alla proprietà intellettuale in un settore così delicato, con il risultato di disincentivare gli investimenti in ricerca scientifica e di rendere difficile la copertura dei costi necessari a sostenere l’innovazione e la sperimentazione di nuovi ritrovati accessibili ai pazienti per soddisfare bisogni di salute crescenti e sempre più sofisticati. A distanza di quasi mezzo secolo, la Commissione europea ha elaborato alcune proposte di riforma della legislazione farmaceutica che, fra gli aspetti più rilevanti, incidono sulla disciplina delle privative brevettuali, riducendone la durata. In attesa che una simile iniziativa, al centro di vivaci discussioni, faccia il suo corso, si è ritenuto utile cogliere l’occasione per riflettere su alcuni temi cruciali in questa materia. La sfida che studiosi e operatori si trovano davanti è difficile e complessa e richiede livelli di analisi molteplici e diversificati che, muovendo dalle competenze della UE nel settore, privilegi il metodo della comparazione fra i modelli utilizzando chiavi di lettura appropriate fra cui occupano un posto di primo piano il vincolo di sostenibilità della spesa pubblica e l’utilizzo protetto dei dati personali a supporto del progresso scientifico e del potenziamento dei sistemi di assistenza sociale e sanitaria.
Guerino Fares è professore ordinario di diritto amministrativo e pubblico nell’Università Roma Tre, ove dirige il Centro di ricerca Interdipartimentale “Innovazione & Salute”. Nell’Università Cattolica del Sacro Cuore insegna politiche economiche ed è coordinatore scientifico del Master in Cybersecurity Integrata (MUCI) dei sistemi sanitari.
Pietro Gargiulo già Professore ordinario di Diritto internazionale nell’Università degli Studi di Teramo. Dal 2019 al 2024 è stato pro-rettore per il monitoraggio della ricerca e dal 2016 al 2019 è stato presidente del Corso di Laurea in Scienze politiche internazionali. È direttore responsabile della Rivista “La Comunità Internazionale”, trimestrale della Società Italiana per la Organizzazione Internazionale (SIOI).