Descrizione
Una delle più significative novità introdotte con il Trattato di Lisbona è stata quella di aver mutato profondamente l’assetto precedente dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia. Ciò ha determinato un sostanziale cambiamento della tipologia di atti normativi che dal 2009 in poi si sono emanati in questa materia ed anche gli atti precedenti hanno acquistato dal 1° dicembre 2014 piena efficacia, con tutela giurisdizionale della Corte di giustizia e la possibilità di procedimento d’infrazione da parte della Commissione.
La chiave di lettura della ricerca è stata quella di verificare l’evoluzione che hanno avuto le fonti europee e quelle interne in tema di cooperazione giudiziaria e di polizia, analizzando quelle sfere di criminalità particolarmente gravi con dimensione transnazionale che richiedono non solo una maggiore collaborazione fra gli Stati, ma l’introduzione di norme minime unitarie.
I settori in cui è maggiore l’interesse europeo ad una cooperazione ed armonizzazione delle norme penali e che il Trattato di Lisbona conferisce alla competenza del Parlamento e del Consiglio dell’Unione sono la lotta al terrorismo, la tratta degli esseri umani, il traffico illecito degli stupefacenti, il riciclaggio di denaro, la criminalità informatica ed organizzata.
Tutti questi temi sono stati analiticamente studiati in questa ricerca.
Elisabetta Catelani è professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico presso il Dipartimento di giurisprudenza dell’Università degli studi di Pisa.