Descrizione
L’amministrazione è libera di esercitare il potere in ogni tempo e di riesercitarlo per sostituire le proprie precedenti determinazioni, anche nel caso in cui queste siano state annullate dal giudice. Perciò il potere dell’amministrazione è considerato inesauribile. L’approfondimento del concetto di potere giuridico induce a ritenere che l’inesauribilità non può essere assunta come un postulato che si impone al diritto positivo e ne orienta l’interpretazione; ad essa può essere riconosciuto niente più che il valore di un’ipotesi, da verificare alla luce dei principi costituzionali e della disciplina dell’azione amministrativa. Assunta questa chiave interpretativa, lo studio propone una rilettura del fondamento degli atti di riesame, dei limiti alla riedizione del potere dopo l’annullamento giurisdizionale e del valore dei termini legali previsti per l’adozione degli atti amministrativi.
Michele Trimarchi è ricercatore a tempo determinato in Diritto amministrativo presso il Dipartimento di giurisprudenza dell’Università degli studi di Foggia. Ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale alle funzioni di professore di II fascia. Ha pubblicato la monografia “La validità del provvedimento amministrativo. Profili di teoria generale” ed è autore di contributi in tema di attività amministrativa, processo amministrativo, disciplina costituzionale della finanza pubblica, autorità indipendenti, contratti pubblici, responsabilità dell’amministrazione.