Descrizione
Al centro degli otto contributi di questo volume ci sono le strategie ecfrastiche sia di letterati di primo piano della cultura partenopea dell’Otto e del Novecento (da Francesco De Sanctis a Luigi Settembrini, da Matilde Serao a Pasquale Villari e, per le arti figurative, da Gioacchino Toma a Domenico Morelli) sia di scrittori e artisti dal ruolo meno protagonistico (da Domenico Romanelli a Scipione Volpicella, fino ad arrivare a Camillo Miola): le loro pagine tentano, secondo una formula estremamente evocativa, di tradurre in modi diversi e sempre sdrucciolevoli il «colpo d’occhio meraviglioso» che si palesa loro, quando da scrittori si trasformano nello specifico in osservatori (e narratori) di immagini.
Di fronte a un’opera d’arte si corre spesso il rischio di non trovare le parole. Il velo di quel misterioso ed empatico rapimento, che collega creatore e spettatore, artista e scrittore, non può essere facilmente squarciato: il mistero della contemplazione può anche produrre silenzio; bloccare la voce. È il tema, topico nello studio dei rapporti tra letteratura e arti figurative, dell’“ineffabilità”. È allo spettatore, nel momento in cui si fa “narratore di immagini”, che spetta il compito precipuo di superare l’impasse: egli deve provare a dare parola alle emozioni; sistematicità alla visione. In merito a tali questioni i casi specifici, che analizziamo in questo volume, si configurano come una sorta di “occasione critica”. Eruditi, giornalisti, letterati e artisti sperimentano, nella Napoli dell’Otto e del Novecento, alcuni peculiari percorsi ecfrastici, non privi di spazi d’ibridismo e zone d’ombra, che possono anche valere per una riflessione più generale sui modi della descrizione artistica.
VINCENZO CAPUTO è professore di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Si è occupato prevalentemente dei rapporti tra letteratura e arti figurative con indagini su alcuni fortunati generi della nostra tradizione (biografia, dialogo, drammaturgia, romanzo). Oltre a studi sul Cinquecento, ha dedicato particolare attenzione alla letteratura dell’Otto e del Novecento soprattutto di area meridionale: si veda la curatela Domenico Rea e il Novecento italiano (Federico II University Press 2023); l’edizione delle Cinque rose di Jennifer di Annibale Ruccello (Edizioni di Storia e Letteratura 2022); La «pittoresca conversazione». Letteratura, teatro e arti figurative a Napoli tra Otto e Novecento (Aracne 2014). Coordina il Master di II livello in “Drammaturgia e cinematografia” dell’Università “Federico II” ed è, inoltre, P.I. del PRIN 2022 “Neapolitan Literary Archives in Twentieth Century – NeArcLit”.