Descrizione
Non è possibile, ancora oggi, definire con certezza il significato da attribuire al concetto di soggettività pubblica. In particolare, il dibattito sulla soggettività pubblica rappresenta una delle problematiche irrisolte del diritto amministrativo ed in cui sono presenti notevoli zone d’ombra. Ciò sembra ricordare la realtà pirandelliana del celebre libro “Uno, nessuno e centomila”, in cui l’Autore siciliano ritiene che “una realtà non ci fu data e non c’è, ma dobbiamo farcela noi, se vogliamo essere: e non sarò mai una per tutti, una per sempre, ma di continuo e infinitamente mutabile”.
Il ruolo che ha assunto il legislatore appare decisamente confuso, avendo contribuito esso stesso ad incrementare le incertezze attraverso interventi disomogenei e avendo creato modelli soggettivi profondamente differenti, accomunati solo dalla loro qualificazione formale, spingendosi, talvolta, a sovrapporre regole e principi appartenenti ad emisferi del diritto diversi.
Il presente contributo, attraverso l’analisi delle diverse posizioni già acquisite in dottrina ed in giurisprudenza, ha come obiettivo quello di offrire “nuovi” strumenti concettuali utili a razionalizzare il dibattito e cogliere gli elementi giuridici che caratterizzano la soggettività pubblica “multilivello” del nuovo millennio.
Un “tentativo” utile, soprattutto, per definire se oggi sia possibile concretamente conciliare la soggettività “cangiante” con il principio di legalità.
Giacomo Gargano, avvocato amministrativista, ricercatore a tempo determinato presso l’Università Kore di Enna, in cui svolge attività di docente di diritto amministrativo. È membro di comitati scientifici e di redazione di riviste del settore scientifico “diritto amministrativo”. È autore di numerose pubblicazioni in riviste scientifiche e di classe “A”. Ha svolto attività di visiting professor presso l’Università di Oradea, partecipando a gruppi di ricerca nazionali ed internazionali. Ha organizzato e partecipato a numerosi convegni, nazionali ed internazionali.