Descrizione
Le vicende internazionali ed europee, nonché quelle del nostro Paese, con il loro carico di drammaticità, di crisi, di incertezza e di tensione, richiedono nuovi strumenti di comprensione. C’è la necessità, in misura ancora più consistente rispetto a qualche decennio fa, di fronteggiare avvenimenti straordinari, e pure ordinari, che si presentano con caratteristiche più aggressive e che intersecano il tema della sicurezza come diritto di libertà dei cittadini. A loro occorre, in ogni caso, garantire il più ampio esercizio dei diritti civili e sociali fissati dalla Costituzione Repubblicana, cercando di allontanare risposte emotive. Da qui l’intendimento degli Autori di quest’opera di trasmettere agli studenti di scienze politiche e sociali la conoscenza dei princìpi che sono individuati, in materia penale, dal legislatore Costituente. Si tratta di princìpi ispirati a quei valori democratici in grado di sostenere le scelte del Parlamento per l’individuazione di fattispecie penali capaci di reagire, con ragionevolezza e proporzione, dinanzi a comportamenti ritenuti pericolosi, ovvero dannosi, in relazione a beni giuridici considerati dalla stessa Costituzione essenziali per il progresso e la serenità della civile convivenza, nel rigoroso rispetto del principio di stretta legalità, sotto il profilo formale
Produrre oggi un volume “diverso”, che introduce un pubblico di non giuristi alle fondamenta costituzionali e democratiche dei princìpi e dei valori del diritto penale, è operazione di per sé rischiosa, ma ricca di significato. Il volume è “diverso”, anche perché gli Autori provengono da campi di attività differenti, sebbene interconnessi, per il riferimento a temi comuni incontrati durante le attività svolte da ciascuno sotto diversa prospettiva, attività che, pur sempre, incrociano il diritto penale. Questo accresce l’originalità dell’opera e suscita comunque curiosità. Tra di loro, due sono professori di diritto penale, due sono prefetti della Repubblica, da tempo impegnati non solo sul versante del servizio pubblico nelle sedi e presso il ministero, ma pure su quello dell’insegnamento universitario della stessa materia, e due sono altifunzionari di polizia cultori delle problematiche penalistiche a livello teorico e pratico. Integrano i saggi alcuni brevi approfondimenti sugli argomenti trattati, che sono stati affidati alla cura degli stessi Autori, di altri professori universitari e di esperti della scienza medica. Breviaria non intende formare giuristi, ma informare studenti proiettati professionalmente in settori diversi da quelli in cui è indispensabile interpretare la legge, ma dove è ugualmente importante conoscerla per rispettarla e farla rispettare.
(dalla prefazione di Ernesto Ugo Savona)