Descrizione
Sfide didattiche è una tappa di ricerca. Condotta da docenti che riflettono sulle strategie adottate. Per migliorarle.
Sfide didattiche è un’analisi di “buone pratiche”. Un caleidoscopio disciplinare, non modelli da eseguire: exempla cui ispirarsi. O, magari, contrapporre alternative di progettazione.
Sfide didattiche è un dialogo tra artigiani di praxis (πρᾶξις) e rielaborazione della conoscenza. Altro e oltre la poíesis (ποίησις).
Perché attraverso il cristallino del pensiero critico, la didattica è articolabile: intrecciando obiettivi specifici con quelli trasversali.
Perché se si perseguono traguardi di competenza, si può puntare a formare «una testa ben fatta» piuttosto che una «testa piena».
Perché il pensiero critico è anche messa-in-opera di altre forme: creatività, oltre ogni dogmatismo, capacità di collegare, reimpiego di esperienze, reclutamento dei vissuti.
Se ne consiglia la lettura a chi senta l’urgenza di opporsi alla scissione tra apprendimento e riflessione.
Se ne sconsiglia la lettura a chi ritenga un perditempo d’aula il costruire, co-costruire e decostruire. Perché così si fa. E basta.