Descrizione
Diplomatico, certo. Ma soprattutto esploratore. Francesco Medici di Marignano (1872-1927) ha vissuto le sue missioni estere come altrettante occasioni per conoscere gli aspetti più nascosti dei paesi di destinazione. E l’insofferenza che provava per i climi tropicali o gelidi in Cina, Paraguay o Colombia spariva immediatamente nelle lunghe marce, nel guado dei fiumi, negli incontri con tribù indigene dagli strani costumi. Le sue numerosissime lettere e gli appunti di viaggio riflettono questa curiosità che dalla geografia si estende all’etnografia, alla vulcanologia, agli aspetti agricoli e commerciali dei diversi paesi, durante viaggi spesso disagevoli e qualche volta rischiosi, ma dai quali tornava sempre entusiasta. Tutti giustificati dal motivo, almeno in parte sincero, di raccogliere informazioni come materiale per i suoi rapporti al Ministero. E sarà proprio questa passione a segnare il suo destino.
Anna Sanfelice Visconti, napoletana, laureata in Giurisprudenza e Scienze Politiche presso La Sapienza Università di Roma, ha all’attivo diverse pubblicazioni, alcune risultato di studi sui documenti dell’archivio di famiglia (“Emilia e i suoi, una famiglia del Sud dentro il Risorgimento”, seconda edizione 2016, e “Ferito nel cuore, un idealista nella Grande Guerra”, 2020), altre collegate alla sua condizione di consorte di diplomatico (“Nella buona e nella cattiva sorte, l’altra faccia del servizio all’estero”, 2014, e “Crespelle gratinate, quarant’anni al seguito di un diplomatico”, 2017). Tutte per i tipi di Aracne editrice. Le centocinquantasette lettere e gli appunti di viaggio di Francesco Medici di Marignano sono state una tentazione troppo forte per non desiderare di metterle insieme e ricostruire la storia e la figura del prozio diplomatico di suo marito.





