Descrizione
Gli istituti di protezione dell’adulto tradirebbero la propria funzione se ne determinassero l’esclusione dalla possibilità di acquisire status oggettivamente vantaggiosi e diritti, in ragione della natura personale degli interessi coinvolti.
Ciò può avvenire sia negando a terzi la legittimazione a compiere attività giuridica nel loro interesse (e pur sempre nel rispetto del loro concreto volere) sia sovrapponendo acriticamente i concetti di incapacità e di disabilità. In tal modo la capacità di autodeterminazione del soggetto, invece di essere sostenuta e valorizzata nella sua fragilità o residualità, viene invece negata nella sua dignità.
Le vulnerabilità delle persone straniere con disabilità psichica o affette da patologie psichiche vengono aggravate dal loro status migratorio ma nel contempo aggravano la loro condizione, giuridica e sociale, di stranieri sin dal loro arrivo alla frontiera, con effetti moltiplicatori dello svantaggio e della discriminazione.
L’indagine ospitata in questo volume si interroga, con approccio intersezionale, sull’attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità in alcune delle discipline maggiormente impattanti sulla condizione giuridica dei migranti e dei residenti con cittadinanza straniera, contestualizzandone le direttive nel quadro del diritto civile italiano in materia di protezione degli adulti.
Ne emerge, complessivamente, un profilo assai critico, ma in evoluzione, della normativa e delle prassi nazionali riguardo al riconoscimento dei diritti delle persone straniere con disabilità affermati dalla Convenzione , con particolare riferimento alle procedure riguardanti i permessi di soggiorno; alle norme e alle procedure di riconoscimento, conferma o nomina del rappresentante legale; all’accesso al diritto all’asilo e alla ponderata valutazione del loro diritto al non refoulement; alla stabilizzazione dei diritti di residenza legale; nonché, last but not least, all’accesso alla cittadinanza.
Paolo Morozzo della Rocca è ordinario di Diritto privato nell’Università per stranieri di Perugia, presso cui dirige il Dipartimento di Scienze Umane e Sociali Internazionali. È autore di diverse monografie e di numerosi saggi scientifici inerenti prevalentemente ai temi del diritto civile, della cittadinanza, delle discipline demografiche (con particolare riguardo al loro impatto sui diritti civili) e del diritto dell’immigrazione. Presso questa collana ha curato, con Marco Benvenuti, il volume “Università e studenti stranieri”.
È componente del Comitato editoriale della Rivista “Diritto Immigrazione e Cittadinanza” e socio dell’Accademia Diritto e Migrazioni (ADiM).